Quando si acquista un mobile, oltre all’estetica e alla funzionalità, è opportuno informarsi sulla sua manutenzione e come fare per pulirlo al meglio in ogni circostanza.
Un discorso particolare merita poi il legno, più o meno pregiato e lavorato, che ha bisogno di essere trattato solo con sostanze apposite per evitare di danneggiare la superficie, sia grezza sia ricoperta da uno strato protettivo.
In questo articolo vedremo nel dettaglio come pulire adeguatamente il legno e quali sono gli accorgimenti da prendere su un complemento d’arredo di questo genere, antico o moderno, lineare o riccamente decorato.
Numerose sono le soluzioni a tua disposizione, a partire dai prodotti chimici che è possibile trovare presso i migliori rivenditori, per finire alle idee naturali che da secoli sono utilizzate con grande efficacia e hanno una doppia azione benefica.
Da un lato rendono la superficie igienizzata e lucida, dall’altro rispettano l’ambiente circostante e non rilasciano componenti inquinanti.

La versatilità del legno

Moltissime sono le persone che nelle varie epoche, fino ad arrivare ai giorni
ostri, hanno deciso di utilizzare il legno come materiale adatto ai propri mobili, poiché possiede una serie di caratteristiche positive nel breve, medio e lungo termine.
Parliamo in primo luogo di una materia prima facilmente reperibile, che può essere lavorata con grande facilità dandole la forma che si preferisce.
La sua superficie può essere lasciata grezza oppure trattata con sostanze apposite, così che rimanga splendente e sia protetta dagli agenti atmosferici e dall’usura del tempo, soprattutto se si trova all’esterno.
Si tratta di una soluzione ottima per isolare il calore, ideale anche per gli infissi e per il mantenimento della giusta temperatura all’interno della casa.
La manutenzione del legno non richiede una procedura troppo articolata ogni giorno, poiché è sufficiente passare un panno appena umido con un prodotto apposito che si seguito vedremo.
Periodicamente, però, potrebbe richiedere una levigatura e altre lavorazioni più lunghe, che necessitano dell’intervento di un vero professionista del settore che sappia rimettere a nuovo una materia prima così diffusa.
Il legno, al contrario del passato, è stato negli ultimi tempi inserito anche in aree della casa dove prima non era considerato adatto, come ad esempio il bagno, reggendo perfettamente il clima umido e il vapore della doccia.
Vediamo quindi come eseguire una pulizia ordinaria e come agire invece in caso di legno molto sporco, così da rimuovere le incrostazioni ed evitare che gli agenti esterni possano compromettere la bellezza naturale del mobile, soprattutto se antico e di un certo valore storico e sentimentale.

Come pulire le porte in legno

Se hai deciso di installare in casa delle porte in legno, per quanto concerne la pulizia settimanale hai due strade davanti a te.
Recarti dal ferramenta e acquistare un apposito detergente per i serramenti di questo genere, in grado di trattare la superficie con delicatezza.
Lo scopo è quello di rimuovere lo sporco e mantenere la lucidità, oppure curare una porta grezza senza andare a rovinare le nervature che la rendono particolare.
Numerose sono le valide soluzioni in commercio, pensate appositamente per non risultare tossiche all’interno della casa e nocive per la salute dei presenti.
Se non ami tuttavia i prodotti chimici e desideri invece utilizzare alcuni degli ingredienti che hai già in casa, allora apri la dispensa e opta per uno dei metodi elencati di seguito, a base di sostanze del tutto naturali che si prestano a una perfetta pulizia senza inquinare l’ambiente con spray e gas potenzialmente pericolosi per il territorio.

– Acqua e aceto

L’aceto è un ingrediente molto utilizzato in cucina ma anche quando si parla della pulizia della casa, poiché possiede una serie di proprietà benefiche che è opportuno sfruttare.
In primo luogo è una sostanza ricca di componenti antisettiche, che pertanto sterilizza a fondo ma in maniera naturale.
Viene inoltre impiegato per le sue capacità lucidanti e per la rimozione degli odori, come ad esempio all’interno del frigo quando alcuni cibi hanno lasciato aromi persistenti.
In questo caso metti in un secchio una quantità identica di acqua e aceto, immergi un panno in microfibra, così che sia delicato sulla superficie, strizzalo con cura e inizia a passarlo sul mobile in legno, facendo attenzione a non inzupparlo troppo.
Potrai quindi eliminare del tutto la polvere e disinfettare, risciacquando con cura per evitare che l’odore caratteristico della sostanza rimanga troppo evidente.
Puoi ripetere questa operazione anche una volta alla settimana, così da avere sempre complementi d’arredo perfetti.

– Acqua e bicarbonato

Oltre a favorire la digestione, igienizzare i cibi e partecipare alla preparazione di alcuni dolci, il bicarbonato si presta anche al trattamento delle superfici in legno, sulle quali si mostra estremamente delicato ma allo stesso tempo efficace.
Il suggerimento è di diluirlo in una soluzione composta da acqua appena tiepida e una dose consistente di aceto, soprattutto se l’oggetto da trattare presenta dei graffi o è stato danneggiato in alcuni punti.
Lascia agire la soluzione direttamente sul piano per qualche minuto, andando poi a rimuoverla con cura con uno straccio in microfibra.
I segni saranno di molto attenuati, soprattutto se superficiali, e il legno apparirà decisamente più liscio e uniforme.

– Trementina e olio di limo

Tra i rimedi naturali più gettonati, troviamo anche queste due sostanze che è possibile trovare solo in alcuni negozi specializzati, che vanno bilanciate correttamente e passate sulla superficie con un panno leggermente umido.
Un composto oleoso come questo si presta maggiormente al legno trattato e ricoperto da una lucida pellicola protettiva, poiché sulla versione grezza è sconsigliato poiché potrebbe compromettere le naturali nervature.
Se hai per esempio un parquet tradizionale, si tratta di uno dei modi più efficaci per il suo trattamento, che ritarda nel tempo una manutenzione più consistente per quanto concerne lucidatura e levigatura.
Lo stesso discorso vale per le porte, che si manterranno perfette per molti anni.

Come pulire i mobili in legno della cucina

Per pulire i mobili in legno della cucina, vige lo stesso discorso fatto nel paragrafo precedente.
Il primo passo da compiere è valutare il tipo di legno che si deve trattare, lucido o opaco, ricco di venature o uniforme, antico o moderno.
Solo a quel punto è possibile scegliere l’approccio migliore, tra i prodotti chimici venduti dai negozi specializzati del settore, ai rimedi naturali della nonna che, nonostante siano datati, si mostra estremamente efficaci dal punto di vista estetico e funzionale.
Via libera pertanto ad acqua e aceto se la superficie è liscia e necessita solo di essere lucidata, altrimenti con l’aggiunta di una generosa dose di bicarbonato che ha il compito di eliminare i graffi poco profondi e levigare le parti più rovinate.
Se invece hai optato per una cucina in legno lucido, allora olio e trementina solo la soluzione ideale, così da trasformare il piano in uno specchio pulito e privo di polvere.
Numerose sono invece le sostanze che erroneamente si pensa possano essere benefiche per questo materiale ma in realtà non lo sono.
Una di queste è l’acqua ossigenata, che agisce in maniera eccessivamente aggressiva e tende a modificare il colore naturale, andando a schiarire e pertanto alterare la bellezza.
Lo stesso discorso vale per l’ammoniaca, che elimina lo strato superficiale di copertura ed eventualmente anche la vernice, pregiudicando per sempre la resa estetica della cucina.
La superficie apparirà ruvida e corrosa, richiedendo l’intervento di un vero professionista del settore per operare una levigatura e una lucidatura professionali.
Un altro elemento che danneggia il legno è l’alcol, soprattutto se lasciato nella sua forma assoluta, che può essere impiegato solo su altri materiali come ad esempio la ceramica dei sanitari del bagno.
Per i mobili in legno antichi e moderni è meglio quindi optare per detergenti più delicati, evitando anche la soda caustica, che ha una forte azione corrosiva e solitamente non viene impiegata sui complementi di arredo o i rivestimenti delicati in casa.

Come pulire legno molto sporco

Se hai tra le mani un mobile antico che ha subito il passare degli anni e ora è molto sporco, oppure un pavimento in parquet in cattive condizioni, la chiave per un risultato soddisfacente è l’aceto.
In particolare, sarebbe meglio optare per la variante bianca, che non macchia ma allo stesso tempo agisce sulla sporcizia andando a rimuoverla già alla prima passata.
Ricorda di non utilizzare la sostanza assoluta, poiché il suo odore potrebbe permanere a lungo tra le fibre del materiale e risultare davvero fastidioso nel tempo.
Il consiglio è di mixare l’aceto con la stessa quantità di acqua, così da creare un composto bilanciato da passare con un panno in microfibra perfettamente strizzato, altrimenti il rischio è quello di bagnare troppo il mobile e andare a compromettere la compattezza del legno.
Inoltre, al momento del passaggio, ricorda di seguire le venature naturali del legno, così da non creare involontariamente degli altri segni che rovinano la superficie e la rendono meno armonica.
Fai grande attenzione alla fase del risciacquo, poiché se questo non viene eseguito bene si rischia di avere un odore troppo forte e di ottenere un effetto controproducente, andando a opacizzare la superficie invece di renderla maggiormente lucida.
Trattandosi di una sostanza naturale e non aggressiva, dopo aver eliminato il grosso dello sporco, sarebbe meglio eseguire un trattamento di questo genere una volta al mese come mantenimento, così che non si crei più una situazione al limite poi più difficile da affrontare.
Se il mobile è antico, poi, agisci per gradi e inizia a pulire una piccola parte per vedere come reagisce e, se l’effetto è positivo, allora concludi il tuo lavoro sempre con grande attenzione.
Sarebbe un vero peccato alterare le caratteristiche del legno corrodendolo o schiarendolo, pertanto non utilizzare mai ammoniaca, alcol e sostanze troppo aggressive che puliscono ma rovinano allo stesso tempo.
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